Parmigiano

I’appuntamento era per il 17 settembre:
tra i “Cluster Cereali e Tuberi” e il padiglione Marocco, sono state discusse le proprietà nutritive e dietoterapiche del parmigiano reggiano*. Trattasi di un alimento millenario ma attuale e – non bastasse – “proiettato verso il futuro” (dopo tutto, nelle celle di stagionatura deve restare almeno 12 mesi e, nel caso dello stravecchio, oltre i 24). Parmigiano da considerare nelle malattie cardiovascolari e – immancabilmente – nell’osteoporosi: ottimo esempio di non-malattia curata con una non-medicina. Abbiamo trovato la quadra.
Convegno riservato a 80 “nutrizionisti in senso lato” (meraviglioso) e ovviamente accreditato dal Programma nazionale di ECM. Ben evidenziato in giallo sul sito del provider: “Agli iscritti verrà offerto l’ingresso a EXPO per la giornata del convegno”. Iscrizione gratis: ovviamente, e nessun conflitto di interesse nonostante l’evento sia promosso dal Parmigiano Reggiano, con tanto di marchio in copertina del programma. Anche se i più maliziosi – i soliti criticoni – avrebbero individuato una nuova declinazione del competing interest, quella geografica: la metà della faculty,
il chairman (ordinario di Pediatria all’università locale) e il provider sono di Parma.
Se non altro, una non-terapia maneggevole: può essere assunta prima e durante i pasti.
Ldf
luca.defiore@pensiero.it 


*Il parmigiano reggiano: aspetti nutrizionali e metabolici. Convegno scientifico ECM - http://goo.gl/OCo9zo