La Fondazione POLIS
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La Fondazione Polis – Politiche Integrate di Sicurezza, per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati – è nata il 3 giugno 2008 – strumento attraverso il quale la Regione Campania ha inteso consolidare il sistema di governance in materia di riutilizzo dei beni confiscati e di aiuto alle vittime innocenti della criminalità.
A tutt’oggi è l’unica fondazione regionale in Italia in materia di beni confiscati e unica nel Mezzogiorno che si occupa di sostegno alle vittime innocenti della criminalità.
In termini di sostegno alle vittime innocenti della criminalità, la Fondazione Polis:
attraverso gruppi integrati di esperti legali, psicologi e fiscalisti, opera per l’accompagnamento, il sostegno e la presa in carico, nell’immediatezza del fatto delittuoso, delle persone vittime dei reati e dei loro familiari;
nel corso dei primi 7 anni di vita, in forza dei Protocolli di Intesa sottoscritti con l’Ordine degli Psicologi della Campania e l’Ordine degli Avvocati di Napoli, ha totalizzato 150 interventi a favore dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, tra assistenza legale, assistenza psicologica e assistenza fiscale e preso in carico circa 70 famiglie di vittime innocenti della criminalità, oltre ad essersi costituita parte civile in numerosi processi;
ricostruisce le storie di tutte le vittime, svolgendo ricerche sui diritti dei familiari e organizzando momenti di incontro con i familiari stessi e tutti i soggetti sociali interessati;
ha promosso un bando di concorso (vinto dall’architetto Andrea De Baggis con l’opera Spiral of Life – Spirale di Vita), rivolto ai giovani di età inferiore ai 40 anni, per la realizzazione di una Stele della Memoria, collocata permanentemente nella Città di Napoli, nei giardini di via Cesario Console.



In termini di riuso dei beni confiscati, la Fondazione Polis:
1. è impegnata a costruire un’anagrafe sistematica dei beni confiscati presenti in Campania e a promuovere campagne di sensibilizzazione;
2. su un totale di 2582 beni confiscati presenti in Campania (seconda regione italiana per numero complessivo di beni, con un’incidenza del 15% sul totale), la Fondazione ne ha monitorati 70, tutti georeferenziati sul proprio sito internet. Si tratta di beni interessati da finanziamenti pubblici (in primis quelli della Regione Campania) e di beni di grande interesse storico e simbolico;
3. promuove la raccolta sistematica delle misure legislative in materia di beni confiscati e azioni finalizzate a qualificare e a snellire il sistema di amministrazione del bene, dalla fase del sequestro alla gestione definitiva;
4. accompagna gli Enti locali nell’individuazione delle fonti di finanziamento per la ristrutturazione dei beni confiscati e li sostiene nella predisposizione dei bandi di gara di evidenza pubblica, per l’assegnazione a fini sociali degli stessi beni.
In continuità con i due principali e fondamentali ambiti di intervento, la Fondazione svolge un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione alla cultura della legalità, che vede nelle scuole e nel mondo dei minori l’interlocutore privilegiato. Migliaia di minori pagano un prezzo altissimo all’illegalità e alla corruzione che pervade i territori in cui vivono: 85 sono i bambini e gli adolescenti incolpevoli uccisi dalle mafie ad oggi in tutta Italia, 36 nella sola Campania (ai quali la Fondazione Polis ha dedicato il dossier “La Strage degli Innocenti”), e molti di più coloro che hanno assistito all’uccisione di familiari, ritrovatisi orfani o adescati e arruolati giovanissimi nelle file della criminalità organizzata. 546.000 sono gli under 18 – il 5,4% della popolazione 0-17 anni – nati e cresciuti in uno dei 153 comuni sciolti per mafia negli ultimi 17 anni, soprattutto al Sud. Una deprivazione di possibilità, stimoli e opportunità che si riflette anche nelle scarse performance scolastiche: 1 alunno di quindici anni su 4 non raggiunge il livello minimo di competenze in matematica e 1 su 5 in lettura. Sono poi oltre 500.000 i giovani (15-29 anni) che, negli anni, hanno deciso di trasferirsi al Nord per trovare lavoro e condizioni di vita migliori. Tra le numerose ferite che affliggono l’infanzia in Italia, il clima di violenza nel quale crescono troppi bambini, che segna il loro rapporto con la città e il quartiere, la relazione con i coetanei (per i fenomeni di bullismo e di discriminazione), la vita in casa: si stimano in circa 400 mila i minori vittime di violenza assistita dentro le pareti domestiche. Questi dati spiegano il senso dell’impegno della Fondazione Polis sul tema della cultura della legalità, impegno che si concretizza nel sostegno ad alcuni fondamentali progetti di prevenzione e sensibilizzazione in atto in Campania, una delle regioni più colpite dai fenomeni di devianza. Su tutti:
1. Biblioteca Annalisa Durante, nata a Forcella e intitolata alla memoria della 14enne uccisa in un conflitto a fuoco tra clan rivali il 27 marzo 2004 proprio nelle strade del noto quartiere del centro storico di Napoli. Obiettivo del progetto è garantire un presidio di legalità per i giovani del rione, attraverso iniziative culturali e scambio di libri, secondo il motto di Giannino Durante, papà di Annalisa e ideatore della biblioteca: “La cultura salva le anime”;
2. Nati per Leggere, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, per la realizzazione di punti lettura per bambini. Investire precocemente sui bambini e sulle loro famiglie produce salute e contribuisce, fin dalla tenerissima età, a un maggior sviluppo psicosociale. •