Denuncia e solidarietà


L’impreparazione, incapacità e irresponsabilità con cui viene affrontata la seconda ondata della pandemia dai decisori nazionali e locali sono purtroppo evidenti e subite dai cittadini. Le si comprendono meglio, e ci si altera ulteriormente, leggendo Senza Respiro presentato al pubblico nei giorni dell’inizio del nuovo lockdown quello tricolore, quello dell’Italia Arlecchino. Vittorio Agnoletto, con il contributo di Cora Ranci e Alice Finardi, ha raccolto in modo sistematico e preciso documenti e testimonianze dell’imporsi, diffondersi e attenuarsi della pandemia, quindi a tutto il 31 agosto 2020. Dall’osservatorio sociale e “popolare” di 37e2, la preziosa e a tutt’oggi unica per caratteristiche trasmissione radiofonica settimanale di Radio Popolare di Milano che ha ricevuto anche attestati di benemerenza, gli autori hanno raccolto segnalazioni, condotto inchieste, validato e denunciato il disservizio dell’organizzazione sanitaria e sociale, i drammatici esiti, individuando responsabilità.

Un’inchiesta trasparente, indipendente, partecipata. Materiale importante e utile anche per future iniziative giudiziarie volte all’accertamento di responsabilità nella negazione dei diritti per molti cittadini.

La Lombardia, outlier nazionale e internazionale nell’affrontare la pandemia, ha occupato gran parte del lavoro degli autori, ma con lungimiranza Agnoletto guarda e confronta quanto accaduto nelle altre regioni e anche in altre nazioni indicazione metodologica importante per la lettura degli avvenimenti successivi. È quindi attesa una nuova edizione del lavoro con le testimonianze, le analisi e le denunce del (ancora) drammatico prosieguo della pandemia.

È un libro di denuncia, quindi di parte. È dalla parte della cittadinanza che confida in un servizio sanitario pubblico efficiente, in una nuova sanità pubblica con servizi aggiornati e appropriati volti alla prevenzione con domicilio nella comunità. Un servizio partecipato e condiviso tra operatori sanitari e sociali e utenti/destinatari/beneficiari. In tale contesto la prefazione di Lula non è solo testimonianza di stima e congratulazioni ad un amico, ma un importante contributo per comprendere cosa sottende al respiro, alla sua privazione, alla limitazione nella pandemia, ma anche prima, durante e dopo la pandemia come il respiro negato e supplicato di George Floyd ci ricorda.

Maurizio Bonati

Dipartimento di Salute Pubblica

Istituto di Ricerche Farmacologiche

Mario Negri IRCCS, Milano

maurizio.bonati@marionegri.it