SPORTELLO VACCINALE


A cura di M . Giuseppina De Gaspari


1. Kleidi

La pediatra di famiglia chiama il Centro Vaccinale (CV) per un suo assistito invitato per le vaccinazioni dei 6 anni. La mamma del bambino non intende proseguire con le vaccinazioni, lei ha provato più volte a spiegarle di continuare, ma invano. Chiede la disponibilità a contattarla noi, pur essendo il bambino residente in un Comune in carico ad un altro Centro. Contattiamo i genitori e li invitiamo per un colloquio. Arrivano mamma, papà e Kleidi. Sono di origine albanese, molto educati e anche molto preoccupati.

► Benvenuti! Ciao Kleidi, caspita ma come sei alto per i tuoi 6 anni! Vorrei che mi spiegaste come mai siete così contrari a proseguire con le vaccinazioni sinora effettuate regolarmente.

► Guardi, Kleidi è sempre stato un bambino sano, ha fatto tutto quello che si doveva fare, visite, vaccini… solo che verso i 2 anni ha avuto una deviazione della bocca, specie quando piangeva, ha ritardato a parlare e faceva storie per mangiare. È stato anche seguito da un neuropsichiatra. La cosa più grave, però, è stata una crisi di convulsioni, molto grave e lunga. Pensi che è finito in terapia intensiva. Quando è stato dimesso hanno fatto diagnosi di “stato di grande male” e hanno prescritto la fenitoina che ha preso per 1 anno intero. Poi ha sospeso tutto perché i medici in ospedale hanno detto che non ne aveva più bisogno. Da allora Kleidi è stato bene e io non voglio tornare indietro, a quel periodo bruttissimo.

► Ma quindi quello che ci racconta cosa avrebbe a che fare con le vaccinazioni?

► Perché secondo me i problemi di mio figlio sono colpa dei vaccini a lunga distanza. Noi sentiamo alla tv che tanti non si vaccinano contro la Covid-19 perché non si conoscono gli effetti a lungo termine. Questo è quello che è capitato al mio bambino: la bocca storta, le convulsioni... ho troppa paura.

► Forse c’è un po’ di confusione tra quello che si dice sul vaccino contro la Covid-19 e i vaccini che ha fatto Kleidi da piccolo e che dovrebbe ripetere adesso. Un conto è un vaccino nuovo che somministriamo solo da qualche mese e un conto è parlare degli altri vaccini che hanno alle spalle molti anni di utilizzo. Capisco che voi attribuiate a quei vaccini i problemi sopraggiunti in seguito, ma non c’è nessuna dimostrazione che sia colpa loro. La sua pediatra mi ha detto che non ha mai avuto problemi con le vaccinazioni e dalla nostra scheda nel PC non ci sono segnalazioni che ci sia stato qualche problema dopo ogni vaccinazione. Mi sembra che i problemi sopraggiunti quasi 1 anno dopo non possano essere messi in relazione con il vaccino. Probabilmente Kleidi ha avuto un’infezione, forse causata da un virus, e comunque i sintomi si sono completamente risolti. Se non ripetiamo le vaccinazioni, adesso, è un vero peccato per Kleidi. Basta un richiamo e la sua protezione, che con gli anni è scesa, torna al livello ottimale. Vorrei che aveste più fiducia nei vaccini, perché serviranno anche in futuro.  Iniziamo con il fare la vaccinazione col vaccino inattivato (difterite-tetano-pertosse-polio) e di programmare il vaccino vivo attenuato (morbillo-parotite-rosolia, MPR) tra 6 mesi. Ci prendiamo il tempo di vedere come va e ci aggiorniamo al telefono, ma vedrà che tutto andrà per il meglio.

Madre e padre acconsentono al difterite-tetano-pertosse-polio, non molto contenti di vaccinare Kleidi.

Diamo un appuntamento dopo 6 mesi per il MPR. Contattiamo la mamma nei giorni successivi: il bambino non ha avuto nulla. Promettono di presentarsi a maggio. Chissà se lo faranno. Comunque, li contatteremo e ci attiveremo anche con la loro pediatra.



2. Andrea

Andrea è un ragazzino che conosciamo bene perché la sua storia non si dimentica facilmente. Quattro interventi chirurgici nel primo anno di vita, resezione intestinale di 30 cm… e una diagnosi di iposplenia funzionale. Dopo l’ultima dose di vaccino antipneumococco il bambino ha avuto febbre e convulsioni. I genitori (la mamma) hanno attribuito la causa al vaccino e non si sono più presentati, nonostante le varie spiegazioni date sull’utilità dei vaccini per un bambino che non ha la funzione di filtro della milza. Si fanno vivi al call center dopo 3 anni perché, un mese prima, il bambino è stato nuovamente ricoverato per sepsi. I genitori mi comunicano che la curante della Clinica universitaria dove è seguito vorrebbe parlare con un medico del CV di pertinenza. Trovo una collega molto cordiale che afferma la sua franca antipatia verso questi genitori che sono molto polemici, non si vaccinano loro stessi (niente anti Covid) e rifiutano di vaccinare Andrea. Mi chiede di contattarli e, insieme alla pediatria di famiglia, di formare una sorta di cordone di solidarietà tra noi, nell’interesse del bambino e convincerli. Si presentano mamma e bambino al CV.

► Ma noi ci conosciamo già, avete vaccinato Andrea da piccolo. Mi spiega cosa voleva la dottoressa dell’Università? E poi mi ha chiamata anche la nostra pediatra. Che succede?

► Veramente signora dovrebbe essere contenta, ci stiamo tutti attivando per ribadire lo stesso concetto: Andrea va assolutamente vaccinato. Non soltanto ora, ma visto che la sua milza non lo difende abbastanza dall’aggressione dei germi, andrà vaccinato ogni 5 anni proprio per proteggerlo dai batteri chiamati “cocchi”.

► Cioè?

► I cocchi sono germi rivestiti da una capsula che li rende più resistenti. La milza di Andrea non è in grado di bloccarli. Vede, anche l’ultima volta dopo un’infezione che per un altro bambino poteva risolversi tranquillamente, nel suo caso invece è diventata un’infezione seria (sepsi) e ha dovuto essere nuovamente ricoverato. La pediatra dell’Università, la sua pediatra di famiglia e noi come CV vorremmo che Andrea fosse protetto almeno dalle infezioni prevenibili con il vaccino.

► Però con l’ultimo pcv ha avuto la febbre e le convulsioni, è stato il vaccino!!

► In realtà non è il vaccino a causare le convulsioni, ma è la febbre insorta dopo la vaccinazione. Le propongo di somministrare il paracetamolo appena arrivati a casa e controllare la temperatura di Andrea, dando il farmaco anche solo a 37,5° C. Avete anche in casa le istruzioni per una eventuale convulsione e il farmaco da utilizzare in caso di crisi? Vaccinarlo è una difesa sicura per Andrea: la convulsione non è detto che arrivi e vale sempre la pena vaccinare per prevenire i rischi delle infezioni.  Le faccio un prospetto con i vaccini utili. Una volta completato il ciclo dell’antipneumococco che è stato interrotto, è consigliabile effettuare anche lo pneumo 23 e l’antimeningococco ACWY che abbiamo fatto ai 13 mesi d’età. Lo programmiamo perché tra poco saranno trascorsi 5 anni dalla precedente vaccinazione. Infine, raccomando di effettuare anche l’antiemofilo e l’antimeningococco B.

► Vabbè se tutti dite che proprio devo farlo, lo farò!! Scusi, ma allora se le chiedessi anche l’antinfluenzale?

► Benissimo, è il momento giusto possiamo farla oggi stesso, insieme all’antipneumococco. Ora le dò la scaletta con tutti i prossimi appuntamenti. Mi raccomando, rivediamoci!

L’unione ha fatto la forza. Andrea ha tollerato benissimo i 2 vaccini, senza reazioni avverse.