Mondi di parole sotto la lente della bioetica


“Le parole della bioetica” – curato da Maria Teresa Busca e Elena Nave – è un dizionario utile per chi vuole orientarsi tra argomenti che spaziano dall’aborto al consenso informato, al DNA, all’identità di genere, allo spillover.

Il progetto prende le mosse dalla sezione “Scuola” della Consulta di bioetica onlus che è stata fondata nel 1989. Esso si alimenta di trent’anni di lavoro e di riflessione sulle parole della bioetica ed è avviato in risposta alla richiesta di alcune insegnanti delle scuole superiori che hanno espresso il bisogno di equipaggiare gli studenti con un testo che definisse significati, contesti e storie di temi che potevano toccarli nel concreto.

Le autrici e gli autori si alternano nella descrizione di lemmi che chiamano in causa discipline diverse. Alcuni esempi possono aiutare i potenziali lettori a farsi un’idea della tipologia di contenuti. Nella voce “centralità del paziente” l’autore ripercorre brevemente una traccia che va dal paternalismo medico all’autodeterminazione del paziente. Partendo da un cenno a Enid Balint, psicoanalista che richiamava a una diagnosi olistica, non centrata sulla malattia, si passa alla critica al paternalismo degli anni Settanta e Ottanta, fino ai giorni nostri, dove questo approccio è sostenuto e dichiarato centrale nei sistemi sanitari e assetti organizzativi. Indiscusso come concetto generale, non è privo di critiche in alcune sue declinazioni. Al netto di chi ne denuncia la retorica quando viene usato in maniera indiscriminata o funzionale, c’è chi vede in questo approccio il rischio di una ricaduta consumeristica, in cui il singolo sceglie – come consumatore – cure e prestazioni, e chi lo considera uno sprone ulteriore all’individualismo, che mette da parte la dimensione collettiva della salute e la giustizia distributiva. Accanto a parole più vicine al contesto sanitario, si affiancano termini di uso più esteso, come dark web, sottoinsieme del deep web – ovvero del web non indicizzato da motori di ricerca, o LGBTQIAPK, acronimo di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali queer, intersessuali, asessuati, pansessuali, kinky (chi prova interesse o sperimenta pratiche sessuali non convenzionali).

Grazie alla variabilità dei termini, lettori con formazione e interessi diversi possono trovare in questo dizionario una risorsa per tracciare alcune questioni generali e alcuni spunti da approfondire. Nonostante l’intento divulgativo, alcune trattazioni necessitano di un bagaglio di conoscenze pregresse e la lettura non è sempre agile – al netto dei limiti di un dizionario così strutturato. Considerato il terreno in cui è nato il dizionario e l’intento di offrire spunti su argomenti attuali, complessi e spesso controversi, sarebbe interessante avere il riscontro di giovani studenti per ulteriori sviluppi del dizionario nei contenuti e nella forma.

Cinzia Colombo

Laboratorio di ricerca sul coinvolgimento
dei cittadini in sanità

Dipartimento Salute Pubblica

Istituto di Ricerche Farmacologiche
Mario Negri IRCCS, Milano

cinzia.colombo@marionegri.it