Tutto fatto in casa!
Silvio Garattini
Direttore IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche
Mario Negri, Milano
silvio.garattini@marionegri.it


In Italia sembra che la contraddizione sia diventata la regola. Dopo il caso Stamina e il caso dei farmaci per la terapia della maculopatia senile, arriva in questi giorni l’apertura all’acquisto dei farmaci attraverso internet in chiara contraddizione con i continui richiami al “non far da sé”1. Internet diventerà così, in prospettiva, la via tramite cui, acquisendo informazioni, tutti si sentiranno medici; e poi da bravi medici, sempre attraverso internet, si autoprescriveranno i farmaci. Tutto fatto in casa! Ciò non vuol dire che internet sia inutile. Al contrario, un aumento di cultura medica è sempre importante e aiuta a capire i problemi. La difficoltà è che su internet si trova di tutto e, se non si ha una buona capacità critica, si rischia di essere attratti dalle promesse mirabolanti. E difatti internet è utilizzato in modo spesso indiretto da parte delle industrie farmaceutiche per promuovere i loro prodotti medicinali. Persino i siti delle associazioni degli ammalati e dei consumatori riportano, magari con buone intenzioni, suggerimenti dettati dall’industria. Il problema è tanto più importante se si considera che l’acquisto di farmaci via internet riguarderà, almeno per il momento, i farmaci senza prescrizione medica. È proprio questo il settore meno controllato, perché questi prodotti non hanno bisogno di autorizzazione, ma solo di una notifica. Sono ormai numerose le denunce riguardanti prodotti acquistati via internet che non contengono principi attivi dichiarati o ne contengono quantità insufficienti. Infatti, per questi prodotti mancano completamente i controlli, e le indicazioni sono spesso senza alcuna valida documentazione scientifica. I siti che vendono farmaci sono anche difficili da identificare, perché è noto che spesso la produzione ha sede in un Paese diverso da quello che si occupa della confezione o della spedizione. Tutto sommato, anche se non è una garanzia assoluta, i farmaci del “fai da te” è meglio acquistarli in farmacia, perché almeno lì c’è personale identificabile e responsabile. Va fra l’altro ricordato che il ricorso a prodotti senza ricetta da parte di chi già assume farmaci rischia di essere pericoloso, perché si possono avere interazioni. Infatti, sono numerose le segnalazioni di interazioni dovute soprattutto a prodotti di erboristeria. Tali interazioni possono determinare effetti tossici oppure, attraverso vari meccanismi, contrastare l’attività dei farmaci di prescrizione fino ad annullarne l’efficacia. È perciò importante che i medici di medicina generale e anche i farmacisti facciano un intenso lavoro di informazione, perché i pazienti sappiano che l’utilizzo di internet per acquistare farmaci può essere fonte di effetti tossici… evitabili!